Il Micofenolato Mofetile potrebbe essere efficace nella sarcoidosi del sistema nervoso centrale ma non nella miopatia sarcoidea


È stato condotto uno studio per descrivere efficacia, effetto di risparmio degli steroidi e tolleranza dell’immunosoppressore antiproliferativo Micofenolato Mofetile ( CellCept ) nella neurosarcoidosi.

È stata descritta una serie retrospettiva di casi di 10 pazienti consecutivi con una diagnosi di neurosarcoidosi trattati con Micofenolato Mofetile, da solo o in associazione con corticosteroidi.

Al momento dello studio, la durata media del trattamento con Micofenolato Mofetile è stata di 21 mesi.

Tutti i pazienti con coinvolgimento del sistema nervoso centrale ( n=8 ) tranne 1 erano in remissione ( ad eccezione della disfunzione ormonale ), che è risultata completa per 6 pazienti.

Il Micofenolato Mofetile si è dimostrato efficace come singolo agente nella terapia di induzione in 1 paziente.

I 3 pazienti trattati con Micofenolato Mofetile come terapia di mantenimento dopo risposta iniziale ai corticosteroidi non sono andati incontro a recidiva anche se gli steroidi sono stati interrotti.

Dei 4 soggetti che avevano mostrato risposta insufficiente alla precedente terapia che includeva corticosteroidi e agenti immunosoppressivi, 3 hanno dimostrato un miglioramento clinico e radiologico significativo.

Tuttavia, i 2 pazienti con sarcoidosi muscolare non hanno risposto a Micofenolato Mofetile.

Tra i pazienti trattati con steroidi all’introduzione di Micofenolato Mofetile e dopo l’esclusione di quelli con miopatia sarcoidea, la dose media di corticosteroidi è stata di 6 mg/giorno alla fine del follow-up, mentre è stata di 59 mg/giorno all’inizio del trattamento con Micofenolato Mofetile.

Non sono stati osservati effetti collaterali significativi.

In conclusione, questi dati suggeriscono che Micofenolato Mofetile è efficace nella sarcoidosi del sistema nervoso centrale, ma non nella miopatia sarcoidea, con un effetto di risparmio di corticosteroidi e un miglior profilo di tollerabilità rispetto ad altri farmaci immunosoppressivi. ( Xagena2011 )

Androdias G et al, Neurology 2011; 76: 1168-1172


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